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Efficienza dello Studio? Commercialista, prova l’outsourcing!

Migliorare l’efficienza dello Studio di un Commercialista grazie all’outsourcing

L’efficienza dello Studio per un Commercialista è un obiettivo chiaro e importante, quanto di difficile raggiungimento, per via degli ingenti oneri di lavoro e alla continua ricerca di personale qualificato, tra l’altro sempre più raro e difficilmente reperibile. Per questo, oggi più che mai, è importante compiere scelte strategiche e ricorrere a soluzioni nuove, come l’outsourcing contabile. Delegare compiti specifici a mani esperte non solo risolve il dilemma del reperimento di dipendenti adeguatamente preparati, ma amplifica anche il valore dei servizi offerti, garantendo una gestione ottimale delle attività. 

Ma in quali vantaggi pratici e concreti si traduce l’adozione dell’outsourcing? E come possono questi agire per migliorarne l’efficienza dello Studio di un Commercialista? Per rispondere a queste domande ho selezionato alcune parole chiave.

Efficienza dello Studio di un Commercialista: l’obiettivo

Lo scopo principale di uno Studio di Commercialisti è supportare i propri clienti e trovare soluzioni ad ogni loro esigenza. Per farlo, ogni Studio dovrebbe avere personale specializzato ed esperto in tutti i settori, ma questo – si sa – non è sempre possibile: l’esternalizzazione dei processi lascerebbe le energie lavorative interne allo Studio libere di concentrarsi sul proprio obiettivo principale, fornendo sempre servizi di ottima qualità. D’altra parte, questo processo altro non è che un riflesso di quanto iniziato con l’industrializzazione, quando Taylor propose la divisione dei compiti e la specializzazione dei lavoratori all’interno dell’industria. Oggi, per avere successo, è necessario seguire la stessa mentalità nel settore dominante: quello dei servizi.

Risparmio: “il tempo è denaro”

Il risparmio è un concetto con il quale un commercialista (e qualsiasi lavoratore) ha quotidianamente a che fare. L’outsourcing consente di conseguire due tipi di risparmio. 

Efficienza in termini di tempo

Come ho già sottolineato altrove, il primo è quello del tempo: ricorrere all’outsourcing permette al personale interno allo Studio di concentrarsi sulle proprie attività principali, risparmiando il tempo altrimenti perso in attività contigue o ripetitive. Ma il risparmio di tempo si applica soprattutto all’ambito dell’assunzione: il personale contabile è sempre meno, eppure i clienti sono gli stessi e gli adempimenti aumentano. Spesso il commercialista è costretto ad assumere personale in urgenza, investendo tempo prezioso nella scelta e correndo grossi rischi in relazione alle competenze e all’affidabilità dell’assunto: con l’outsourcing, invece, può avere immediatamente accesso sicuro a competenze altamente qualificate, che in modo altrettanto rapido possono essere messe a disposizione del cliente. Si tratta anche in questo caso di una soluzione per raggiungere in modo efficace e con maggiore efficienza, ma a parità di risorse investite, il risultato finale. 

Efficienza in termini di denaro

Veniamo alla seconda tipologia di risparmio, strettamente connessa alla prima: quella di denaro. La popolarissima espressione “il tempo è denaro” trova infatti nell’outsourcing il suo pieno significato. Tale opzione può agevolare il commercialista nel ridurre i costi operativi, evitandogli l’onerosa necessità di cercare e assumere personale specializzato, con i pericoli che questo comporta, e di investire in costose infrastrutture interne ogni qualvolta si presenti una nuova esigenza di micro-settore. 

Flessibilità, scalabilità e riduzione dei rischi

L’outsourcing consente al commercialista di vantare la flessibilità di adattarsi alle esigenze dello Studio in modo rapido ed efficiente. Non solo: il servizio è scalabile. Quando la domanda aumenta, il commercialista può affidarsi e richiedere supporto a più esperti esterni, senza dover affrontare, magari per brevi periodi, il faticoso processo di assunzione o formazione di nuovo personale, un processo in tutti i sensi dispendioso. Con gli esterni, inoltre, il commercialista può condividere le responsabilità e i rischi delle operazioni e vivere con serenità maggiore il pericolo di incappare in errori costosi o violazioni normative di cui potrebbe non essere a conoscenza, soprattutto se si tratta di settori in cui il professionista non opera ordinariamente. Una scelta semplice per un risultato vincente.

Efficienza dello Studio di un Commercialista: un esempio pratico

L’opzione dell’outsourcing è dunque vantaggiosa per diversi aspetti. In sintesi, consente al commercialista di ottimizzare le operazioni interne, accedere subito a competenze specializzate, ridurre rischi e costi ingenti, essere flessibile di fronte all’aumento della richiesta e focalizzarsi sulle attività di maggiore valore aggiunto.

Vi state ancora chiedendo, però, quando un commercialista dovrebbe ricorrervi? Vediamo insieme un esempio pratico. Soprattutto durante i periodi di picchi di lavoro, la somma delle attività non direttamente pertinenti al core business delle Studio può costituire davvero la goccia che fa traboccare il vaso; d’altra parte, le energie dei dipendenti interni non si possono magicamente moltiplicare, e incappare in errori o sviste è facile. L’esternalizzazione di alcune attività può semplificare il processo, evitando eventuali attriti e oliando gli ingranaggi. Si possono esternalizzare diverse operazioni contabili: ad esempio, la gestione dei conti correnti, le pratiche amministrative, la creazione di bilanci e la contabilità.

Ora sta a voi. Non lasciate che le sfide del presente limitino il vostro futuro: è tempo di agire e trasformare le potenzialità in risultati concreti!

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