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RPA e Fattore Umano: il Fattore U che conta

RPA e Fattore U: il fattore umano che conta

RPA e Fattore umano sono un’accoppiata vincente. L’implementazione della RPA – Automazione robotica dei processi nell’ambito contabile e negli Studi di Commercialisti è infatti una delle innovazioni più utili per poiché, facendo sì che la macchina assuma su di sé i compiti ripetitivi e noiosi, rende più liberi gli esseri umani sotto diversi punti di vista: vedremo in seguito quali nel dettaglio.

Sarebbe limitativo, però, limitare il rapporto tra l’essere umano e il robot a una mera divisione delle mansioni. Così come si cerca, ogni giorno di più, di capire come l’automazione possa rendere più semplice e stimolante il lavoro degli esseri umani, così è importante iniziare a rimettere al centro dei discorsi il Fattore U: l’essere umano, cioè il vero valore intorno al quale andrebbe creata ogni strategia. 

In questo articolo, perciò, cercherò di focalizzarmi – più che sui vantaggi della RPA – sulle fasi dell’implementazione dell’automazione in cui l’essere umano è semplicemente insostituibile. Vediamo quali sono.

RPA e Fattore U…mano: l’implementazione, il controllo, la revisione

Le fasi di avvio di un processo di automazione possono essere ridotte in tre punti: l’implementazione iniziale, il controllo durante il processo e la revisione finale. In cosa il Fattore U è cruciale in ciascuna di queste fasi?

  • Durante la fase di implementazione il Fattore U ha un ruolo fondamentale nell’identificare i processi adatti all’automazione e nel definire gli obiettivi da raggiungere attraverso l’implementazione della RPA. Questa fase richiede infatti una conoscenza approfondita dei processi contabili e una capacità di analisi per individuare le attività più adatte all’automazione. L’esperienza e l’expertise umane sono essenziali per garantire un’implementazione efficace e per massimizzare i benefici ottenuti dalla RPA. Non serve essere dei tecnici per capire che se vengono impartite le istruzioni sbagliate la macchina produrrà risultati sbagliati o comunque non in linea con gli obiettivi, facendo perdere tempo ed energie a tutto lo Studio. 
  • Nella fase di controllo durante i lavori, il Fattore U è invece necessario per monitorare l’operato dei robot e assicurarsi che essi stiano svolgendo correttamente le attività assegnate. Solo gli esseri umani, infatti, sono in grado di accorgersi delle anomalie – derivate solitamente da una fase di implementazione sottovalutata e quindi scorretta – e intervenire tempestivamente in caso di errori nel processo automatizzato, prendendo le misure necessarie per correggerli. Entriamo brevemente nel campo dell’AI e ricordiamo che, in un futuro non lontano, l’interazione tra l’essere umano e il robot porterà a un continuo miglioramento delle attività automatizzate, grazie al feedback fornito dagli operatori umani.
  • Nella fase di revisione finale, il Fattore U è strategico per verificare e convalidare i risultati ottenuti attraverso l’automazione. Ancora una volta, solo gli esseri umani hanno la capacità di comprendere il contesto e l’obiettivo delle attività contabili e sono in grado di effettuare una valutazione critica dei risultati prodotti dalla RPA. Questa fase richiede competenze di revisione e controllo di qualità per garantire l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni contabili generate.

I vantaggi del connubio tra RPA e Fattore Umano

Facciamo un ripasso su cosa sia la RPA e quali vantaggi possa offrire. La RPA o Robotic Process Automation è una tecnologia che si basa sull’automazione dei processi attraverso l’utilizzo di software robotici o “bot” che possono eseguire attività ripetitive, regolari e basate su regole predefinite. Questi software imitano le azioni umane e interagiscono con sistemi informatici per eseguire diverse attività contabili semplici, come l’elaborazione delle fatture, la conciliazione dei conti, la generazione di report finanziari e non solo.

La RPA offre numerosi vantaggi all’ambito contabile, perché come già spiegato in altri articoli l’automazione dei processi contabili consente di ridurre gli errori umani, migliorando la precisione e l’accuratezza dei dati finanziari. Tradotto: maggiore affidabilità delle informazioni contabili e una riduzione dei rischi di errori di calcolo o dimenticanze e sbadataggini. L’implementazione della RPA consente anche di migliorare l’efficienza operativa, poiché i robot software possono lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza interruzioni, accelerando i tempi di elaborazione e riducendo, per fare un esempio caro ai Commercialisti, i tempi di chiusura dei bilanci. Infine, l’automazione delle attività ripetitive consente agli operatori umani di concentrarsi su attività più complesse e di valore aggiunto, come l’analisi dei dati finanziari, la pianificazione strategica o l’interazione con i clienti.

La RPA, però, non è niente senza il Fattore Umano: poiché i robot software eseguono le attività in base a regole predefinite e parametri configurati, è l’essere umano a decidere quale direzione prendere e quali risultati ottenere. Il Fattore U, ormai è chiaro, è strategico in ogni fase dell’automazione, dall’identificazione dei processi da automatizzare al controllo durante i lavori e alla revisione finale. 

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