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Regime forfettario: tassazione al 5%

Regime forfettario tassazione 5%

Se stai avviando un’attività come professionista o come lavoratore autonomo probabilmente il regime forfettario è l’inquadramento fiscale che stai considerando.
Devi sapere che esiste una possibilità molto conveniente di cui potresti usufruire. Se apri partita IVA in regime forfettario è prevista, per i primi 5 anni di attività, una tassazione con aliquota al 5%.
Un bel vantaggio rispetto all’aliquota al 15% come stabilito per il regime forfettario classico.
Come funziona e chi può accedere a questa ulteriore agevolazione sul regime forfettario?
L’articolo risponderà a tutti i tuoi dubbi.

Indice

  • Breve ripasso: obblighi e tassazione nel regime forfettario
  • Caratteristiche del regime forfettario al 5%
  • Requisiti per accedere al regime forfettario al 5%
  • Gli esclusi dal regime forfettario con tassazione al 5%
  • Vantaggi del regime forfettario al 5%

Breve ripasso: obblighi e tassazione nel regime forfettario

Il regime forfettario è il più indicato per le cosiddette piccole partite IVA, ovvero per professionisti, ditte e autonomi che hanno un volume d’affari contenuto. Contenuto significa non superiore ai 65.000 euro di ricavi e compensi. Oltre questa cifra infatti si rientra automaticamente nel regime ordinario.
Questo regime fiscale snellisce la burocrazia legata alla partita IVA, riducendo gli adempimenti da assolvere e portando l’aliquota d’imposta al 15% sul reddito imponibile. Imponibile calcolato sottraendo dal fatturato lordo annuo una percentuale per le spese, percentuale che varia secondo il tipo di attività. Per esempio per nel settore del commercio le spese dedotte sono del 60%, mentre per il settore artigianale sono del 33%.
Oltre alla tassazione agevolata il regime forfettario gode della possibilità di operare in franchigia IVA. Questo permette al professionista, sia questi un graphic designer, uno psicologo o un commerciante, di offrire le proprie tariffe senza applicare l’imposta sul valore aggiunto. Il risultato quindi è una capacità concorrenziale maggiore.
Non da ultimo i forfettari iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS posso ottenere una riduzione sui contributi previdenziali del 35%.
Infine i forfettari non sono tenuti alla registrazione delle fatture, ma solamente alla loro conservazione e numerazione progressiva.
Ovviamente per poter accedere a questa fiscalità agevolata bisogna rispondere a specifici requisiti d’ingresso e requisiti da mantenere nel tempo. Un esempio è il limite dei ricavi sopracitato citato, o il tetto di 20.000 euro lordi per spese per lavoro accessorio, lavoro dipendente o associati.
Allo stesso modo per beneficiare dell’aliquota fiscale al 5% sussistono parametri specifici da rispettare. Questi si aggiungono ai requisiti necessari per accedere al regime forfettario, come vedremo in seguito.

Caratteristiche del regime forfettario al 5%

L’aliquota super agevolata al 5% è stata ideata per incentivare i giovani nell’avvio di nuove attività, alleggerendo ulteriormente il carico fiscale per il regime forfettario. Quest’ultimo, seppur contenuto rispetto alle aliquote IRPEF, può risultare infatti un ostacolo per gli esordienti nella libera professione o nell’imprenditoria.
L’aliquota al 5% è denominata informalmente “regime forfettario start up”, poiché supporta professionisti del digitale, commercianti che debuttano grazie agli e-commerce, artigiani alle prime armi. Questa facilitazione, con unica aliquota al 5%, ha una durata di cinque anni dal momento dell’apertura della partita IVA.
Quindi se aprirai partita IVA nel 2022, potrai usufruire dell’aliquota al 5% per gli anni di imposta 2022, 2023, 2024, 2025, 2026.
Terminato questo periodo la tassazione torna all’aliquota del 15% previsto per il regime forfettario, sempre che vengano rispettati i requisiti previsti.
Pertanto inizierai a pagare il 15% di imposte nel 2028, relativamente all’anno di imposta 2027.

Le caratteristiche del cosiddetto “regime forfettario start up” sono le medesime del regime forfettario classico, essendone naturale esordio. Trattandosi del medesimo regime contabile prevede: contabilità semplificata, esonero dalla fatturazione elettronica (in via di modifica), franchigia IVA…

Requisiti per accedere al regime forfettario al 5%

Come accennato in precedenza, per godere del vantaggio fiscale al 5% ci sono alcune regole d’ingresso e restrizioni.
Queste sono state introdotte per evitare che professionisti già avviati chiudano la partita IVA esistente e ne aprano una nuova.
In questo modo si intende destinare le facilitazioni a coloro che affrontano per la prima volta l’avvio di nuove attività d’impresa, nuove professioni o arti.
Per questo motivo il contribuente che desidera avvalersi di questa tassazione deve rispettare i seguenti criteri:

  • Non deve aver esercitato, nel corso dei tre anni immediatamente precedenti all’apertura della nuova Partita IVA, attività artistica, professionale o d’impresa, neppure in forma familiare o associata;
  • La nuova attività non può essere una mera prosecuzione di quella svolta in precedenza. Ciò a prescindere che quest’ultima sia stata esercitata sotto forma di lavoro autonomo o di lavoro dipendente (inclusi contratti co.co.co e co.co.pro, tirocini e stage retribuiti). L’unica eccezione concessa è il praticantato, obbligatorio per accedere ad alcune professioni;
  • È possibile proseguire l’attività esercitata da un altro soggetto, purché i ricavi ottenuti nell’anno precedente siano inferiori alla soglia massima consentita (anche in questo caso, il limite è 65.000 euro).

Va ricordato che questi requisiti vanno rispettati insieme ai requisiti generici previsti per il regime forfettario con aliquota al 15%, ovvero:

  • Il contribuente che ne beneficia possiede partita IVA individuale  (libero professionista o ditta individuale);
  • Ricavi e compensi hanno limite pari a 65.000 euro, superati i quali avviene la fuoriuscita dal regime forfettario;
  • I redditi da lavoro dipendente hanno limite pari a 30.000 euro;
  • Il limite di spesa per i compensi erogati a dipendenti/collaboratori è pari a 20.000 euro;
  • Il contribuente è residente in Italia, in uno dei Paesi UE o in uno Stato che ha sancito accordi economici tali da consentire un adeguato scambio di informazioni (purché il 75% del reddito sia prodotto su territorio italiano).

Gli esclusi dal regime forfettario con tassazione al 5%

Esistono dei settori economici e categorie professionali che sono esclusi dal regime forfettario con aliquota al 5%, si tratta di:

  • chi usufruisce di Regimi speciali IVA o di Regimi forfettari di determinazione del reddito;
  • coloro che svolgono un’attività appartenente ai seguenti settori:
    • Agricoltura e attività connesse alla pesca;
    • Vendita di sali e tabacchi;
    • Commercio di fiammiferi;
    • Editoria;
    • Gestione di servizi di telefonia pubblica;
    • Rivendita di documenti di trasporto pubblico e sosta;
    • Agenzie di viaggio e turismo;
    • Agriturismi;
    • Vendite a domicilio (porta a porta);
    • Rivendita beni usati, di oggetti d’arte o da collezione;
    • Agenzie di vendite all’asta di oggetti d’arte o da collezione;
    • Allevamento di animali;
  • il contribuente che esercita in via esclusiva attività di cessioni di:
    • fabbricati;
    • terreni edificabili;
    • mezzi di trasporto nuovi;
  • i contribuenti che, in via prevalente, percepiscono compensi dai medesimi soggetti da cui, nel corso dei due anni precedenti, hanno percepito redditi da lavoro dipendente, o da soggetti direttamente/indirettamente collegati;
  • coloro che detengono quote di partecipazione a società di persone o imprese familiari;
  • chi controlla Società a responsabilità limitata (o srl) o Associazioni in partecipazione e, con la Partita IVA, svolge attività riconducibili direttamente o indirettamente alla menzionata società o associazione.

Vantaggi del regime forfettario al 5%

Il regime forfettario con aliquota al 5% offre la possibilità di muovere i primi passi nell’imprenditoria anche ai giovanissimi. Offre infatti la possibilità agli inesperti di adempimenti e contabilità di avviare la propria impresa senza temere di restare schiacciati da imposte e burocrazia.
Questo regime è ideale per le professioni emergenti legate al digitale, come influencer, youtuber o social media manager. È inoltre conveniente anche per artigiani e creative, parrucchieri ed estetiste.
Queste, come altre professioni, necessitano infatti dell’apertura della partita IVA per poter essere svolte con continuità o per ricevere commissioni superiori a 30 giorni per anno solare. Anche per potersi promuovere è necessario avere partita IVA.
L’alternativa è la collaborazione occasionale, in cui le trattenute sono comunque pari al 20% su ogni compenso.
Questo regime con aliquota iniziale al 5% permette di svincolarsi da queste limitazioni senza dover affrontare carichi fiscali gravosi.
Un incentivo prezioso per avviarsi alla libera professione.
Per avere la sicurezza di poter accedere a questi vantaggi rivolgiti al tuo commercialista di fiducia o contattami per analizzare insieme se rientri nei requisiti sopra elencati.

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